Li uccellatori, Venezia, Fenzo, 1759

Vignetta Frontespizio
 ATTO SECONDO
 
 SCENA PRIMA
 
 Giardino delizioso con fontane.
 
 La CONTESSA e il MARCHESE
 
 Marchese
 Cara non mi sfugite.
355Non parlerò d’amor.
 Contessa
                                        Né io ricuso
 la vostra compagnia
 se cessate sturbar la pace mia.
 Marchese
 Per non perdere almeno
 il piacer di vedervi
360d’amor, non dubitate,
 mai più vi parlerò. Ma posso almeno
 per grazia, per favore
 da voi sapere a chi donaste il cuore?
 Contessa
 Ve lo direi ma temo
365di arrossire nel dirlo.
 Marchese
                                         È dunque indegna
 di voi la fiamma che vi accende il petto?
 Contessa
 Cedei forzata a un violento affetto.
 Marchese
 Dite, chi è il mio rival?
 Contessa
                                             Dirlo non so.
 Marchese
 Nascondetelo pur, lo scoprirò.
 
 SCENA II
 
 TONIOLO con un tondino con sopra degli uccelletti
 
 Toniolo
 
370   Io presento alla padrona
 della preda una porzione
 e alla vostra protezione
 mi vogl’io raccomandar. (Alla contessa)
 
 Contessa
 
    Vi ringrazio, non li accetto,
375il buon cor mi riesce grato
 ma nel venderli al mercato
 vi potete approffittar. (Toniolo fa una riverenza e parte)
 
 SCENA III
 
 PIEROTTO con delle quaglie e i sudetti
 
 Pierotto
 
    Mia signora io vi presento
 quattro quaglie ed un quagliotto
380e il buon cuore di Pierotto
 io vi prego ad accettar.
 
 Contessa
 
    Io non sdegno il dono vostro
 ma riceverlo non voglio;
 nol rifiuto per orgoglio
385ma di lui non so che far. (Pierotto parte con una riverenza)
 
 SCENA IV
 
 CECCO con degli uccelletti in un cestino e li sudetti
 
 Cecco
 
    Se non fosse troppo ardire
 presentare anch’io vorrei
 questi quattro uccelli miei
 e vi prego a perdonar.
 
 Contessa
 
390   Ah Cecchino mio grazioso,
 mi son cari, sì li accetto
 ed un giorno lo prometto
 ti saprò ricompensar.
 
 Marchese
 Basta signora mia, basta, ho capito.
395Lo so chi è il favorito,
 veggo che innamorato
 di Cecco è il vostro cuor. Ma quell’indegno
 dovrà pentirsi e proverà il mio sdegno.
 
    Se amore tiranno
400vi accieca a tal segno,
 per trarvi d’inganno
 d’usare m’impegno
 l’affetto non solo
 ma l’ira e il furor.
 
405   Con voi la costanza
 serbarvi prometto,
 di lui la baldanza
 frenare mi aspetto.
 Non lascio da un vile
410rapirmi quel cor. (Parte)
 
 SCENA V
 
 La CONTESSA e CECCO
 
 Contessa
 (Ah che si cela invano
 lungamente l’amor rinchiuso in petto
 ma vuo’ amar chi mi piace a suo dispetto).
 Cecco
 Signora io non capisco
415quel che ha detto il marchese.
 Contessa
 Davver?
 Cecco
                   Signora no.
 Contessa
 Se sapere lo vuoi tel spiegherò.
 Cecco
 Mi farete piacer.
 Contessa
                                  Sappi Cecchino
 che io ti voglio ben.
 Cecco
                                      Sin qui mi pare
420non vi sia mal nessuno.
 Contessa
                                             Ed il marchese
 ha di te gelosia.
 Cecco
 Questa poi mi rassembra una pazzia.
 Contessa
 Ma tu della tua bella
 non saresti geloso?
 Cecco
                                     Io lo sarei
425quando alcun disturbasse i fatti miei.
 Contessa
 Dunque a ragion si scalda
 il marchese con te!
 Cecco
                                     Per qual ragione?
 Contessa
 Perché... Perché tu puoi
 disturbare in amor gli affari suoi.
 Cecco
430Io?
 Contessa
          Sì tu.
 Cecco
                       Non credeva
 che un cavalier suo pari
 amasse una villana.
 Contessa
                                       Anzi al contrario
 arde per amor mio.
 Cecco
 E s’egli arde per voi, che c’entro io?
 Contessa
435C’entri più che non credi.
 Cecco
                                                 Oh questa è bella!
 La spiegazion di questa cosa io bramo.
 Contessa
 Cecco non posso più, sappi ch’io t’amo.
 Cecco
 Oh cosa dite mai?
 Contessa
                                    Te lo protesto.
 Cecco
 In verità maravigliato io resto.
 Contessa
440Scaccia la maraviglia,
 amor dalle tue ciglia
 trasse lo stral che mi ha ferito il petto
 e in mercede il mio cuor ti chiede affetto.
 Cecco
 Cara padrona mia
445con troppa cortesia
 veggio che mi trattate;
 ma se non vi alterate
 su tal proposizione
 francamente dirò la mia oppinione.
 
450   Quallora un poveruomo
 si sposa a una signora
 non può sperare un’ora
 in pace riposar.
 
    Coi cavalieri intorno
455la moglie vuol andar
 e il povero marito
 non può né men parlar.
 
    Sì pazzo non son io,
 la voglio da par mio
460e voglio all’occorrenza
 poterla bastonar. (Parte)
 
 SCENA VI
 
 La CONTESSA sola
 
 Contessa
 Merita veramente
 il mio amor sconsigliato,
 merta lo veggo un trattamento ingrato.
465Ma non mi sento ancora
 di rinonciar capace
 a quella fiamma ardita
 che a lusingarmi ed a sperar m’invita.
 
    L’ardor che m’accende
470non è sì leggero,
 sì presto non spero
 lasciarlo dal cor
 
    ma quando persista
 l’ardito a sprezzarmi,
475saprà vendicarmi
 lo sdegno e il furor. (Parte)
 
 SCENA VII
 
 Campagna vasta con diverse cappanne.
 
 ROCCOLINA sola
 
 Roccolina
 
    Qual cocaletta
 che a pelo d’acqua
 va svolazzando
480pietà cercando
 dal suo cocal,
 
    così ricerco
 dal mio tesoro
 qualche ristoro
485per il mio mal.
 
 Sì sì, la prima volta
 che vedo il mio diletto
 gli vo’ dir che nel petto
 provo per lui le pene...
490Sento gente. Chi viene?
 Oh Mariannina è qui. Vo’ ritirarmi
 che se l’amico arriva
 in presenza di lei non vo’ svelarmi. (Entra in una cappana)
 
 SCENA VIII
 
 MARIANNINA sola
 
 Mariannina
 
    No tacer non voglio più,
495vo’ l’affetto mio svelar
 che ho paura di crepar
 col soverchio mio tacer.
 
 Conosco chiaramente
 che se più taccio ancora
500posso pregiudicarmi.
 Subito in questo dì vo’ dichiararmi.
 Chi vien da questa parte?
 Voglio osservare un poco,
 voglio stare a veder da questo loco. (Entra in un’altra cappana)
 
 SCENA IX
 
 Il MARCHESE e PIEROTTO
 
 Marchese
505Tant’è, lo so di certo,
 la contessa Armelinda
 di Cecco è innamorata.
 Pierotto
 Oh pazza sciagurata!
 In pratica lo veggio
510che la femina ognor si attacca al peggio.
 Marchese
 Chi mai creduto avrebbe
 ch’ella amasse un villano?
 Pierotto
                                                  Veramente
 ch’ella ami un contadin male non è
 ma in tal caso dovria farlo con me.
 Marchese
515Or veniamo alle corte,
 l’offerta io ti confermo.
 Ti do se tu lo ammazzi
 dieci doppie di Spagna.
 Pierotto
                                              Ad un mio pari
 si offeriscon denari? Cospettone,
520di voi mi maraviglio...
 Marchese
 Ricusare il denar non ti consiglio.
 Pierotto
 Quanto vagliono l’una
 queste doppie di Spagna?
 Marchese
                                                  Ti darò
 se tu non le conosci
525trenta scudi in moneta.
 Pierotto
                                             Un galantuomo
 non vende a simil prezzo
 la sua riputazion.
 Marchese
                                   Se tu non vuoi
 qualch’altro vi sarà...
 Pierotto
 Via contate il denaro e si vedrà.
 Marchese
530Non si dà la mercede
 se l’opra non precede.
 Fa’ il tuo dovere e poi
 sarà pronto il denar quando tu vuoi.
 Pierotto
 Sì sì, ve lo prometto.
535Cecco per le mie mani ha da morire
 non già per il denaro,
 che non sono dell’or tanto goloso,
 ma perché sono anch’io di lui geloso.
 
    Nol so di certo ma mi fu detto
540che Roccolina, che Mariannina
 abbian per esso del grande affetto,
 se questo è vero, lo vo’ ammazzar.
 
    Con uno schioppo faccio il colpetto,
 con un coltello gli spacco il petto
545e poi le gambe gli vuo’ segar
 e poi senz’altro lo lascio andar. (Parte)
 
 SCENA X
 
 Il MARCHESE
 
 Marchese
 So ben che la contessa
 meco si sdegnerà. Ma cosa importa?
 Fin che vive il ribaldo
550nulla ottener poss’io; quando egli mora
 posso sperar ch’ella si cangi ancora. (Parte)
 
 SCENA XI
 
 MARIANNINA, poi ROCCOLINA, dalle loro cappanne
 
 Mariannina
 (Povero disgraziato!
 Lo vogliono ammazzare? Manco male
 che ho sentito l’imbroglio,
555vo’ stare attenta ed avvisarlo io voglio).
 Roccolina
 (Ah se Cecco trovassi
 lo vorrei avvertir... Ma qui costei?
 Ch’ella fosse la prima io non vorrei).
 Mariannina
 (Ecco lì Roccolina,
560chi sa s’ella ha sentito
 quel che ho sentito anch’io?
 Non vorrei prevenisse il parlar mio).
 Roccolina
 Mariannina, è gran tempo
 che siete qui?
 Mariannina
                             Ci son venuta or ora.
 Roccolina
565Avete voi veduto
 il marchese e Pierotto?
 Mariannina
                                             Io no al presente.
 Roccolina
 (Dunque ho piacer, non avrà inteso niente).
 Mariannina
 Voi li avete veduti?
 Roccolina
                                      Sì poc’anzi.
 Mariannina
 E che cosa dicean?
 Roccolina
                                     Non ho sentito.
 Mariannina
570(Dunque la trama lor non ha capito).
 Roccolina
 Ma voi che fate qui?
 Mariannina
                                        Vo a lavorare.
 Roccolina
 Quando è così ve ne potreste andare.
 Mariannina
 E voi perché restate?
 Roccolina
 Vado subito anch’io.
 Mariannina
                                        Via dunque andate.
 Roccolina
575Vi preme?
 Mariannina
                       Vi do pena?
 Roccolina
                                               Andate voi.
 Mariannina
 Partite prima, io partirò da poi.
 Roccolina
 (Vorrei che se ne andasse).
 Mariannina
 (Sola vorrei restar).
 Roccolina
                                       (Finger saprò).
 Mariannina
 (Vo’ mostrar di partir, poi tornerò).
 Roccolina
580Io vado.
 Mariannina
                  Vado anch’io.
 Roccolina
 Vi saluto.
 Mariannina
                     Buongiorno.
 Roccolina
                                              Addio.
 Mariannina
                                                             Addio. (Partino)
 
 SCENA XII
 
 CECCO, poi PIEROTTO e poi le due suddette
 
 Cecco
 Oh questa sì ch’è bella!
 La padrona vorrebbe
 far l’amore con me! Non son sì pazzo.
585Il marchese ho sentito
 d’amore imbestialito.
 Ed io non voglio impicci
 e non voglio in amor tali pasticci.
 Pierotto
 (Eccolo per l’appunto,
590vorrei e non vorrei...
 Quasi quasi davver l’ammazzerei). (Si avanza verso Cecco e all’arrivo di Mariannina si ritira)
 Mariannina
 
    Guarda guarda. (Gridando)
 
 Cecco
 
                                    Cos’è stato?
 
 Mariannina
 
    Povero Cecco precipitato!
 Che non mi sentano, che non si avvedano,
595so che vi vogliono assassinar.
 Ma voi sapiatevi approffittar. (Parte)
 
 Cecco
 Povero me che sento,
 mi ha empito di spavento,
 non so da chi guardarmi,
600chi è mai quello che vuole assassinarmi?
 Pierotto
 Ora ch’è andata via quella fraschetta
 del torto che mi fa vo’ far vendetta. (Si avanza verso Cecco)
 Roccolina
 
    Guarda guarda.
 
 Cecco
 
                                   Che cos’è.
 
 Roccolina
 
    Povero Cecco badate a me.
605Ve lo confido segretamente,
 vi è della gente che vi vuol morto,
 da voi mi porto per voi salvar,
 zitto, sappiatevi approffittar. (Parte)
 
 Cecco
 Cresce la mia paura
610ma se di più non dicono
 quel che ho da far non so.
 Poverino senz’altro io morirò.
 Mariannina
 
    Ho veduto che l’ingrato
 uno schioppo ha preparato
615e vi vuole moschettar. (Parte)
 
 Roccolina
 
    Ho veduto che il briccone
 preso ha in mano un cortellone
 e vi vuole cortellar. (Parte)
 
 Mariannina
 
    Ho veduto che si asconde
620il villan tra quelle fronde
 che vi vuole trapolar. (Parte)
 
 Roccolina
 
    Ho veduto che vi aspetta
 quella razza maledetta
 che vi vuol precipitar. (Parte)
 
 Mariannina
 
625   Questo schioppo su pigliate.
 
 Roccolina
 
 Questa spada su impugnate.
 
 a due
 
 Non vi state a spaventar.
 
    Fatevi core
 senza timore
630la vostra vita mi preme salvar. (Partono)
 
 SCENA XIII
 
 CECCO, poi PIEROTTO, poi TONIOLO
 
 Cecco
 Che ho da far di quest’armi? Or più che mai
 mi trovo imbarazzato
 ed ancora il nemico è a me celato.
 Pierotto
 Oh donne maledette
635ma voglio a lor dispetto
 ammazzare colui ch’è mio nemico,
 sì lo vo’ trucidar. (S’imposta collo schioppo)
 Toniolo
                                   Ferma ti dico. (Trattiene il colpo e Pierotto si lascia cadere per paura lo schioppo e diverse armi bianche che avea preparato e si ritira)
 Cecco
 Oh briccone sei tu. (A Toniolo)
 Toniolo
                                      Son io Cecchino,
 son io che ti diffende.
 Cecco
640No, quel tu sei che di ammazzarmi intende.
 Toniolo
 T’inganni.
 Cecco
                      Eh ti ho veduto,
 voglio cavarti il core. (Minacciandolo)
 Toniolo
                                         Aiuto, aiuto.
 Pierotto
 Eh cospetto di Bacco.
 Son qui, non ho paura. (Prende un’arma da terra)
 Cecco
                                             In due venite
645contro di un poveruomo?
 Toniolo
                                                 Io non so niente.
 Son qui a caso venuto.
 Pierotto
 Alto.
 Cecco
            Ferma.
 Pierotto
                            Ti ammazzo.
 Toniolo
                                                      Aiuto.
 
 SCENA XIV
 
 ROCCOLINA con villani armati e detti
 
 Roccolina
 Presto presto accorrete; (Ai villani)
 la signora contessa
650l’ha comandato a me.
 Siano presi e legati tutti tre.
 Cecco
 Ma io sono innocente.
 Toniolo
 Ma io non ne so niente.
 Pierotto
 Ed io, vi dico il vero,
655di scherzar coll’amico ebbi pensiero.
 Roccolina
 Ben bene, si vedrà
 chi è innocente, chi è reo si scoprirà.
 Conduceteli intanto
 dinanzi alla contessa,
660ella ha già deputato
 giudice della causa un laureato.
 Quelli che fanno i bravi
 non li posso soffrir; son di buon core
 e posso dire anch’io la canzonzina
665d’una bella e gentil venezianina.
 
    Sti buletti, sti bravazzi, (Verso Pierotto)
 sti cospetti, sti manazzi
 no li posso soportar.
 
    A mi me piase
670quei fantolini,
 quei coresini
 de marzapan. (Verso Cecco)
 
    Siei benedetti
 dove che i xe. (Al popolo)
675Via sior seccagine
 vu no ghe intré. (A Toniolo e parte)
 
 SCENA XV
 
 PIEROTTO, CECCO, TONIOLO e villani armati
 
 Cecco
 Andiam; povero me! Non so che dire,
 temo che la contessa
 meco sia disgustata e che non voglia
680del mio disprezzo vendicar le offese. (Parte con alcuni villani)
 Pierotto
 Io mi confido nel signor marchese. (Parte con alcuni villani)
 Toniolo
 Ed io che non ho colpa,
 io che non ho fallato
 son con gl’altri compreso e processato?
685Temo che Roccolina
 di Cecco innamorata
 voglia per salvar lui precipitarmi.
 Donne, donne con voi voglio sfogarmi.
 
    Son le donne come i gatt,
690le von esser carezzà,
 se a ghe fé qualche strapazz
 tiran fora quei unghiazz,
 le comenza a grafignar.
 
    Le von sempre dir de sì,
695se de no dis el marì,
 za le donn è natt al mond
 per far l’omo desperar.
 
 SCENA XVI
 
 Camera con tavolino e sedie.
 
 ROCCOLINA vestita da giudice
 
 Roccolina
 La signora contessa
 mi diè l’autorità di giudicare
700ed io per profittare
 della sua permissione
 prevalere mi vo’ d’una finzione;
 è ver ch’ella vorebbe
 che Cecco fosse suo per mia sentenza
705ma se resta gabbata avrà pazienza.
 Olà siano condotti (A un servitore)
 i tre rei processati al mio cospetto.
 L’arrivo lor nell’altra stanza aspetto. (Parte e il servo ancora)
 
 SCENA XVII
 
 MARIANNINA vestita da notaro
 
 Mariannina
 Ho scoperto l’arcano
710e Roccolina invano
 di giudicare a modo suo destina,
 che del giudice finto alla presenza
 mi opporrò qual notaro alla sentenza.
 Ella amante di Cecco
715alfin si è discoperta e a Cecco mio
 serbo l’affetto anch’io. Vengono affé,
 eccoli tutti tre; starò in un canto,
 ad osservar quello che siegue intanto. (Parte)
 
 SCENA XVIII
 
 CECCO, PIEROTTO, TONIOLO condotti dai villani e poi ROCCOLINA; poi MARIANNINA
 
 Pierotto
 
    Son dinanzi al criminale
720e le gambe al tribunale
 m’incominciano a tremar.
 
 Toniolo
 
    L’error mio non mi spaventa
 ma mi scotta e mi tormenta
 il vedermi a processar.
 
 Cecco
 
725   Poverin sono innocente,
 perché mai da questa gente
 son condotto a esaminar.
 
 Roccolina (Esce fuori e va a sedere al tavolino)
 
    Siederò pro tribunali.
 E i delitti capitali
730sarò pronto a condannar.
 
 Pierotto, Toniolo, Cecco a tre
 
    Ah signor pietà, giustizia.
 
 Roccolina
 
 Voi parlate con malizia.
 
 a quattro
 
 Quel ch’è giusto si ha da far.
 
 Roccolina
 
    Chi sei tu? (A Pierotto)
 
 Pierotto
 
                           Non lo so dire.
 
 Roccolina
 
735La tua patria?
 
 Pierotto
 
                             È questo mondo.
 
 Roccolina
 
 Assassino menzognero.
 
 Pierotto
 
 Nego tutto, non è vero.
 
 Roccolina
 
 La galera a te convien.
 
 Pierotto, Toniolo, Cecco a tre
 
 Ah mi trema il core in sen.
 
 Roccolina
 
740   Tu chi sei? (A Toniolo)
 
 Toniolo
 
                           (Non lo vo’ dire).
 
 Roccolina
 
 Di’, chi sei?
 
 Toniolo
 
                         (Non gli rispondo).
 
 Roccolina
 
 Il silenzio ti condanna.
 
 Toniolo
 
 L’innocenza non inganna.
 
 Roccolina
 
 In prigione avrai d’andar.
 
 Toniolo, Pierotto, Cecco a tre
 
745Ah mi sento palpitar.
 
 Roccolina
 
    Vieni tu. (A Cecco)
 
 Cecco
 
                        Son qua signore.
 
 Roccolina
 
 Il tuo nome?
 
 Cecco
 
                           Io son Cecchino.
 
 Roccolina
 
 La tua colpa?
 
 Cecco
 
                           È per amore.
 
 Roccolina
 
 La tua bella?
 
 Cecco
 
                           È Roccolina.
 
 Roccolina
 
750Io ti assolvo con un patto,
 che la devi un dì sposar.
 
 Cecco
 
 Anche adesso il posso far.
 
 Cecco, Roccolina a due
 
 Io mi sento a consolar.
 
 Mariannina
 
    Signor giudice mio caro
755si sospenda la sentenza,
 che il processo ed il notaro
 non si deve trascurar.
 
 Roccolina
 
    Voi per ora non ci entrate.
 
 Mariannina
 
 Sì signora v’ingannate.
 
 tutti
 
760La giustizia si ha da far.
 
 Mariannina
 
    Sia Pierotto condannato,
 sia Toniolo carcerato
 ma Cecchino poverino
 Mariannina ha da sposar.
 
 Cecco
 
765   Non la voglio.
 
 Pierotto
 
                               Non l’intendo.
 
 Toniolo
 
 Io pretendo d’appellar.
 
 tutti
 
 La giustizia si ha da far.
 
 Mariannina
 
    Il signor giudice
 eccellentissimo
770si sa benissimo
 che tal non è.
 
 Roccolina
 
    Il garbatissimo,
 l’eloquentissimo
 signor notaro
775si sa chi è.
 
 Pierotto, Toniolo, Cecco a tre
 
    Come! Che sento?
 Dite, come è?
 
 Mariannina
 
    Sotto quel giudice
 vi è Roccolina.
 
 Roccolina
 
780In quel notaro
 vi è Mariannina.
 
 Pierotto, Toniolo, Cecco a tre
 
 Oh questa è bella!
 Timor non vi è.
 
 tutti
 
    Notaro e giudice
785parlan per sé.
 
 Roccolina
 
    Vada a monte il tribunale.
 
 Mariannina
 
 Ma Cecchino ha da esser mio.
 
 Roccolina
 
 Signorina dite male
 che Cecchino lo vogl’io.
 
 Pierotto, Toniolo, Cecco a tre
 
790   La Roccolina
 la vo’ per me.
 
 Roccolina, Mariannina a due
 
    No miei signori
 così non è.
 
 tutti
 
    Cresce l’imbroglio,
795cresce il periglio,
 numi consiglio.
 Che s’ha da far?
 
    Guerra d’amore,
 guerra spietata.
800Tutta un’armata
 s’ha da schierar.
 
    Occhi vezzosi,
 sguardi amorosi,
 caldi sospiri,
805dolci deliri
 l’armi saranno
 per trionfar.
 
 Fine dell’atto secondo